Profilo

LUIGI  BORGATO nato nel 1963 , assieme  alla moglie  PAOLA  BIANCHI, progetta e costruisce pianoforti gran coda da concerto di concezione innovativa, apprezzati da noti pianisti di fama internazionale. Tutti i pianoforti BORGATO vengono costruiti completamente a mano uno per uno, unica  realtà  di  vero artigianato nel  suo  settore.  

BORGATO presenta il suo primo pianoforte gran coda da concerto modello BORGATO L 282 al Congresso tecnico europeo "Europiano", svoltosi a Pesaro nell'aprile 1991. 

Ispirandosi ad un'idea di Beethoven *, BORGATO costruisce i suoi pianoforti gran coda da concerto BORGATO L 282 dotandoli di quattro corde percosse per nota da metà tastiera agli acuti  - 44 tasti -  brevetto BORGATO. 

Ispiratosi a composizioni scritte  per pianoforte con pedaliera **, BORGATO progetta brevetta e costruisce un nuovo strumento il "DOPPIO BORGATO", il primo doppio pianoforte gran coda da concerto con pedaliera.  Lo presenta nel settembre  2000  a  Perugia, al "Meeting  del  pianoforte  -  300  anni  dalla nascita", aprendo una nuova pagina per il mondo musicale, poiché  questa sua ultima creazione offre nuove possibilità ad interpreti e compositori.  

Il DOPPIO  BORGATO L 282 - P 398 è costituito da due  pianoforti  gran  coda da concerto sovrapposti.
Lo strumento sovrastante è un pianoforte gran coda BORGATO modello
L 282.  Lo strumento sottostante è un pianoforte gran coda BORGATO modello P 398, azionato da una pedaliera di 37  pedali, con estensione di
3 ottave gravi (La 27,5 Hz - La 220 Hz),  simile  ad  una  pedaliera  d'organo. Un pedale di "risonanza" applicato al pianoforte con pedaliera aziona contemporaneamente le meccaniche degli smorzatori dei due pianoforti.

Nell’agosto 2017 presenta alla stampa la sua ultima creazione; un nuovo record nella categoria dei pianoforti gran coda da concerto: il BORGATO GRAND PRIX 333.

 

 

 

* - Ludwig van Beethoven commissionò al costruttore Conrad Graf un fortepiano con quattro corde percosse per nota. Lo strumento è visibile alla sua casa natale a Bonn. 

** - Wolfgang Amadeus Mozart  nel 1785 possedeva un fortepiano a pedali indipendente, costruito appositamente per lui da Anton Walter. Nel manoscritto autografo del Concerto in Re minore K 466, composto in quell'anno, è riflessa l'ampiezza dell'estensione dei bassi. Inoltre nelle lettere del padre è menzionato l'uso, da parte di Wolfgang, del suo pianoforte a pedali in pubblico.  

Nei secoli  19° e 20° altri compositori scrissero musica per pianoforte a pedali, tra questi:

Robert Schumann, Franz Liszt, Charles Valentin Alkan, Camille Saint-Saëns, Charles Gounod...

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[BORGATO GRAND PRIX 333] [EVENTO-BORGATO GRAND PRIX 333]